“I signori della truffa” – Domenico Vecchioni (Diarkos)

“I signori della truffa”
di Domenico Vecchioni (Diarkos 2021)

Quando mi è stato proposto “I signori della truffa” (Diarkos 2021) mi sono subito incuriosito. Prima, per la biografia dell’autore Domenico Vecchioni: oltre a essere un bravo autore – questo l’ho constatato dopo aver letto la prima pagina – è stato anche un diplomatico e – cosa direi scontata – con un’attrattiva verso lo spionaggio – e io amo lo spionaggio!

In secondo luogo, avendo letto il nome di Frank Abagnale tra “I signori della truffa”, ho subito pensato che sarebbe stata una lettura interessante.

Penso che molti di voi avranno visto il film “Prova a prendermi” con Leonardo Di Caprio e Tom Hanks. A me è piaciuto tantissimo e quindi volevo appurare come l’autore avesse riassunto questa vicenda, che è tanto incredibile quanto vera.

Cos’è

“I signori della truffa” in pratica è una raccolta di ventiquattro racconti, scritti da Domenico Vecchioni in maniera romanzata, che si scartano uno dopo l’altro come dei cioccolatini in una scatola assortita e che non vedi l’ora di assaggiare tutti!

Citare tutti gli inganni e i raggiri che hanno fatto epoca narrati in questo libro sarebbe una cosa lunga, quindi, per farla breve, ho estratto un singolo passo:

“Nel proporre al lettore questo straordinario viaggio attraverso le truffe e le imposture più significative della storia”

L’autore fa una premessa e avverte che:

“si tratta di fatti veri, accaduti realmente. Non c’è quindi niente di inventato, interpretato o modificato. A volte, in effetti, le trame descritte potranno apparire talmente inverosimili da far ritenere che esse siano frutto della fantasia o della ‘realtà romanzata’ che il riflesso di avvenimenti concreti.”

Devo ammettere che, con grande maestria, l’autore ha saputo farmi apprezzare i personaggi e immedesimarmi nella narrazione, nonostante le poche pagine per ogni racconto, grazie anche ai suoi punti di vista, alle immancabili morali e ai finali inaspettati. Insomma, non c’è storia che non appaghi il lettore; al massimo si può solo valutare quale sia stata la più strabiliante.

Le storie

Non a caso la storia in pole position è “L’uomo che vendette la Tour Eiffel”, sicuramente una tra le più strabilianti perché spiega come Victor Lusting abbia affinato la sua tecnica da truffatore, raggirando le vittime dal piano psicologico così da farla franca quando la truffa sarà scoperta. In pratica bisogna fare in modo che sia la vittima a chiedere di ‘entrare nell’affare’, così una volta scoperto l’inganno non potrà che dare la colpa a se stesso e non denuncerà il truffatore.

E fu così che Victor vendette la Tour Eiffel! Girava voce che la città non avesse i fondi per la manutenzione del monumento, così Victor organizzò una sorta di gara d’appalto nella quale presero parte dei creduloni che pensavano di potersi accaparrare tutto quell’acciaio e fare soldi a palate; così furono questi a fare le offerte al truffatore, non il contrario. Beh, questo episodio è talmente conosciuto che ci hanno girato un film, ma sapevate che Lusting è riuscito a raggirare perfino Al Capone? Io l’ho saputo grazie a questo libro.

Per gli amanti della lettura e ancor più per quelli della scrittura, l’autore, in “Le false memorie di Howard Hughes”, ci racconta un enorme raggiro avvenuto nel mondo dell’editoria. Roba da fare accapponare la pelle, infatti pure da questa vicenda è nato un film e l’autore non manca mai di informare il lettore. Sempre per gli amanti dei libri, sapevate che il grande Conan Doyle, il papà di Sherlock Holmes per intenderci, morì convinto dell’esistenza delle fate? Beh, che ci credano i bambini è una cosa normale, ma… e quindi, se siete curiosi di sapere come si è svolto questo e altri raggiri epici, non vi resta che leggere “I signori della truffa”. Una lettura semplice, scorrevole e piacevole. Un libro da leggere ovunque e in qualunque momento.

Ringraziamo la casa editrice per la copia omaggio cartaceo.

Ivan Collura