Il ladro gentiluomo – Alessia Gazzola (Longanesi)

Il ladro gentiluomo

Alessia Gazzola

Longanesi

Recensione

Ho già espresso la mia opinione sul primo romanzo della Gazzola, L’allieva (qui la recensione), che non avevo trovato per nulla entusiasmante. Mi sono approcciata quindi a questa sua ultima pubblicazione con scetticismo. Be’, direi che è andata meglio dell’altro. La storia è un po’ meglio, Alice Allevi, la protagonista, continua a non piacermi e a irritarmi, ma meno che nel primo capitolo. E no, questa volta non avevo capito come sarebbe andata a finire. Solo in parte, al contrario dell’altra lettura, il che mi ha fatto piacere. È bello quando un libro riesce a stupire.

Troviamo la Allevi che deve andare a Domodossola, il laboratorio è situato nella frazione Regione Siberia e vi garantisco che esiste, io stessa sono stata un paio di volte in quella località, di passaggio.

Nessuno pensa che la svampita e superficiale Alice possa farcela. Io, per buona pace degli Ossolani, le auguro di tornare a casa sua.

“Ci sono ragazze nate per la città e ragazze nate per la provincia. E, lasciatelo dire, tanti dubbi su di te non ce ne sono. Sei una ragazza di città, e qua ti prenderà la depressione.»”

Tutto diverso dalla caotica Roma, dove però l’Allevi ha lasciato ogni affetto: famiglia, amici, amore. E anche la Wally, l’arpia che dal primo anno di specializzazione la tartassa e la massacra. Anche se, alla fine, come non darle ragione? L’Allevi farebbe perdere la pazienza a chiunque, garantito. E poi, come dice la Wally, Alice si crede un po’ troppo importante per gli altri. Però nel nuovo laboratorio pare vada tutto bene. A parte quando consegna un preziosissimo gioiello ad Alessandro Manzoni. 🤦🏼‍♀️

Non possono mancare tormenti amorosi. Non sarebbe una vita interessante, la sua, se non fosse sempre sulle montagne russe dell’amore. In ogni caso anche a Domo l’Allevi trova amici e compagnia, non quella che si aspettava, ma non per questo meno piacevole.

Una lettura piacevole.

Daniela