Juvenilia – di Jane Austen

Juvenilia

Di Jane Austen

Rogas Edizioni

Dal sito dell’editore

I Juvenilia sono le opere scritte da Jane Austen adolescente, dal 1787 al 1793 e corrette anche in seguito fino alla vigilia della pubblicazione di Sense and Sensibility (1811). Il timore che la singolarità e la tagliente ironia di questi scritti giovanili potessero nuocere allʼimmagine della scrittrice impedì la loro diffusione per lungo tempo. I ventisette brani sono raccolti in tre quaderni manoscritti, intitolati dallʼautrice come si soleva fare coi volumi dei romanzi contemporanei (Volume the First, Volume the Second, Volume the Third). Si tratta di materiale eterogeneo, sia per quanto concerne la lunghezza che il genere: troviamo frammenti, romanzi brevi, romanzi epistolari, pezzi teatrali, versi e perfino un saggio storico. Allʼindomani delle prime novecentesche pubblicazioni, Virginia Woolf espresse sorpresa ed ammirazione per questi scritti giovanili, ma fu G. K. Chesterton il primo ad annoverare Jane Austen nella tradizione dellʼeccentrico, del burlesque e della parodia, accanto ad autori come Chaucer, Defoe, Swift, Fielding, Sterne, Butler.
Come emerge dalle più recenti biografie, Jane Austen (Steventon, 1775 – Winchester, 1817) non condusse affatto una vita appartata e ignara, pur essendo assai legata alla famiglia e, in particolare, alla sorella Cassandra. Per una gentildonna della sua classe sociale (gli Austen appartenevano alla pseudo-gentry, ossia alla piccola aristocrazia terriera, che non possedeva terra) si può dire che Jane avesse viaggiato abbastanza, fin da bambina: dai pensionati scolastici di Oxford, Southampton e Reading, alle frequenti lunghe visite presso parenti e amici, fino ai soggiorni a Bath (dove abiterà con la famiglia per cinque anni) e a Londra. Non vʼè, inoltre, alcuna prova che ella non amasse la vita di città, e Bath in particolare. Dʼaltronde, come ha suggerito il biografo David Nokes, la mancata produzione letteraria negli anni trascorsi nella nota stazione balneare potrebbe essere attribuita allʼattiva vita mondana dellʼautrice. Jane Austen crebbe in un ambiente intellettualmente stimolante, insieme ai suoi fratelli e agli allievi del padre. Il reverendo George Austen si era formato a Oxford e aveva sposato la nipote del preside, Cassandra Leigh, una donna dotata di spirito e di buonsenso. La giovane Jane scrisse per il periodico fondato dai fratelli studenti a Oxford e, come dimostrato dai Juvenilia, fu prolifica autrice di burlesques e nonsense, parodie e brevi commedie. Il padre incoraggiò sempre il suo talento, finanche contattando editori per promuoverne i primi manoscritti. Fu autrice di opere che hanno segnato la storia della letteratura inglese. Ricordiamo i sei romanzi canonici: Ragione e sentimento (Sense and Sensibility, 1811), iniziato nel 1797 col titolo Elinore and Marianne; Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice, 1813), rielaborazione dellʼinedito giovanile First impressions, la cui stesura era cominciata nel 1796; Mansfield Park (1814); Emma (1816); Persuasione (Persuasion) pubblicato postumo insieme a Lʼabbazia di Northanger (Northanger Abbey) nel 1818.
Recensione
Mi trovo un po’ in difficoltà a recensire una delle mie autrici preferite, nonché mostro sacro della letteratura. Che cosa si può dire di Jane Austen?
Tutto è stato detto e tutto è stato scritto.
Non resta quindi che gustarsi questa raccolta di racconti di gioventù, in cui la Austen inizia a scoprire il proprio stile, la propria verve. Alcuni racconti sono brevissimi, altri più lunghi Qualcuno servirà da base per dei suoi romanzi, ma in tutti si può riscontrare il suo spirito. L’amore per l’assurdo, per il nonsense, come è stato definito da qualcuno, emerge in maniera vivida seppur galante.
Mi piace lo stile della Austen: asciutto, sottile, sornione. Sempre elegante anche nell’ironia.

Una simile risposta fu un dolore troppo forte per la fragile costituzione di lei. Di conseguenza svenne e si dimostrò talmente impaziente di avere uno svenimento dietro lʼaltro, da riuscire a malapena ad aspettare di riprendersi prima di venir meno unʼaltra volta.

La Austen gioca con le tendenze e le abitudini del suo tempo, delle persone facoltose o che comunque non avevano bisogno di sporcarsi le mani per lavorare. In particolare si sofferma spesso sulla ricerca del marito perfetto per le giovani (e non solo giovani) donne.

ero decisa a farmi avanti e così gli scrissi una lettera assai cortese, offrendogli con grande tenerezza la mia mano e il mio cuore. La risposta fu un rifiuto sdegnato e perentorio, ma ritenendo che fosse dettato dalla sua modestia e non da altro, tornai sull’argomento. Egli però non rispose più a nessuna lettera e poco dopo lasciò il paese. Quando seppi della sua partenza gli scrissi qui, per comunicargli che sarei stata onorata di incontrarlo al più presto a Pammydiddle, ma non ho ricevuto risposta; dunque, convinta a considerare il suo silenzio un assenso, ho lasciato il Galles allʼinsaputa di mia zia e sono giunta qui stamattina dopo un noioso viaggio

Non risparmia neppure gli uomini.

La Austen è seria solo a livello della costruzione e della regia del romanzo; solo come autrice.

si legge nella prefazione, e la lettura dei racconti lo conferma.

​Potete scegliere di leggerli in ordine, o saltando da uno all’altro, non cambierà niente della loro piacevolezza.

Anche le dediche iniziali, prima di ogni racconti, sanno essere delle chicche, eccovene una che ho particolarmente apprezzato:

Signore,
Il generoso patrocinio concesso al precedente racconto in- compiuto, che mi sono già presa la libertà di dedicarvi, mi incoraggia a dedicarvene un secondo, incompiuto come il primo.
Con ogni massimo riguardo per voi e per la Vostra nobile Famiglia, sono vostra devotissima ecc ecc…

LʼAutrice

Per chi ama la Austen questo è un libro imperdibile, da tenere insieme agli altri, perché ci mostra l’evolversi dello stile, la sua ironia allo stato iniziale, prima di essere trasformata in capolavori. In qualche modo questi racconti ci permettono di capirla meglio e di immaginarcela in mezzo a ragazze e donne serie e compite, mentre parlano di nulla, fingendo di analizzare i massimi sistemi.

Una Austen giovane, per alcuni aspetti acerba, ma senza la quale non ci sarebbe stata la Jane Austen che amiamo.

Daniela

2 Risposte a “Juvenilia – di Jane Austen”

    1. Penso di sì, al massimo lo puoi ordinare direttamente in libreria; oppure metterti in contatto con Rogas Edizioni, anche su Facebook, sono gentilissimi e rispondono sempre. Puoi chiedere loro in quale libreria nella tua zona hanno il libro.

      Se hai problemi scrivici.

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