La mala eternità – Daniela Frascati (Ensemble)

“La mala eternità”
di Daniela Frascati,
Ensemble 2020

“La mala eternità” di Daniela Frascati (Ensemble, 2020) è un romanzo horror-esoterico che ci è pervenuto dalla casa editrice e che propone un intreccio originale e degli approfondimenti interessanti.

Le vicende si svolgono nel territorio dell’immaginaria Velabra e ruotano intorno a un’organizzazione che crede nella resurrezione dei corpi. Viene organizzata una grossa truffa a discapito dei credenti, che coinvolge anche il protagonista, Angelo Moral, che vi si addentra ignaro perché mosso da tutt’altre motivazioni.

Nel suo viaggio incontra personaggi molto particolari. Alcuni si muovono in malafede, altri sono vittime come lui, altri ancora hanno un dono che li rende unici: per loro, il contatto con il mondo dei morti e lo sguardo nella mala eternità non sono una finzione.

“Vedrai questo mondo soffrire, morire soffocato dal nuovo, ma tirare il vivo per i piedi”

Punti di forza.

Il tema dell’occultismo incoraggia molto l’interesse per gli appassionati di genere. I personaggi sono così strambi e istintuali da essere assolutamente credibili e adatti al contesto. Per esempio, abbiamo un dottore obeso, una Storpia dal passato irraccontabile, due Guardiani senzatetto e una governante un po’ strega, che seduce un numero incredibile di uomini grazie alla liberazione degli istinti.

Il lavoro di Daniela Frascati sui personaggi è profondo ed efficace.

Però, però, però…

La struttura della narrazione che inizia in medias res porta, forse inevitabilmente, incontro a una serie di flashback a matrioska per la quale si deve essere preparati. I lettori più bravi a mantenere le fila del discorso apprezzeranno la varietà delle storie del passato che segnano i personaggi. L’attenzione dell’autrice per loro, inoltre, si traduce anche in molti cambi del punto di vista, anche all’interno dello stesso capitolo, che può a volte disorientare la lettura.

A ogni modo, nel complesso il romanzo si legge gradevolmente e si resta colpiti positivamente dalla ricchezza dell’immaginario orrorifico e istintuale che lo caratterizza.

Booklist.

Una senzatetto dall’enorme matassa di capelli che sembra uscita da un racconto di Lewis Carroll racconta di essere cresciuta con “La gatta bianca” e “La bella dai capelli d’oro” di Marie-Catherine d’Aulnoy e con “Senza famiglia” di Hector Malot. Naturalmente “Alice nel paese delle meraviglie” è il suo libro preferito.

Cristina Mosca