L’invisibile – di Barbara Fortuna

L’invisibile

di Barbara Fortuna

Lettere animate

dal sito di Liberovolo

Alex lavora in un’agenzia che si occupa di traffici illegali e la sua vita scorre insensibile e schiva a tutto ciò che è emotivo. Non coltiva amicizie, né in ambito lavorativo né al di fuori di esso. Cresciuto in un collegio con un padre assente e una madre totalmente inesistente, ha come unica figura affettiva Alfredo, il segretario tuttofare del padre. Durante una missione come operativo nell’Agenzia diretta e fondata dal Capo, suo padre, conosce Lisa, una barista che sconvolge la sua apatia emotiva portandolo a rischiare la vita pur di mantenere la relazione con lei. Alex ha l’opportunità di scegliere: o Lisa, che nel frattempo gli ha comunicato di essere incinta, o tornare alla sua vita, al suo lavoro come infiltrato, ad uccidere. Il dubbio lo dilania. Due bisogni diversi da soddisfare. Il desiderio di normalità e il piacere di uccidere, il suo bisogno di vedere la vita scivolare via dagli occhi delle sue vittime. Alcuni anni dopo, nelle loro vite irrompe un giovane uomo che minaccia la sua vita e quella di suo figlio. Un uomo senza scrupoli, un uomo il cui unico interesse è trovare e uccidere Alex per vendicarsi di un torto subito molti anni prima, dando così inizio ad un crudele gioco tra cacciatore e preda che porterà inevitabilmente Alex, e i protagonisti, a dover fare i conti con le proprie coscienze.

Recensione

Il libro mi è stato segnalato da Liberovolo e segna l’inizio di una nuova collaborazione. Be’, se tutti i libri che ci proporranno saranno come questo, andrà molto bene.

Mi è piaciuto molto e mi ha sorpresa. Inizia con Alex che se ne va, lascia la donna che ama per proteggere lei e il loro futuro bambino. Lui non è una brava persona, svolge un lavoro terribile: killer su commissione. Lui uccide persone che compiono azioni criminali, perché altri possano continuare a delinquere. Insomma, non certo un ambiente sano, equilibrato e con saldi valori, in cui far crescere un figlio. Non può rinunciare a ciò che è e non può mettere in pericolo la donna che ama, per questo l’abbandona. Alex dovrebbe essere un eroe, è un bello e dannato, ma di eroico ha ben poco. Compie azioni orribili, di quelle che corrompono l’anima, e non se ne pente, non sente vergogna né altre emozioni. Per lui è lavoro. Punto.

Ma anche l’anima più nera, a volte, ha degli angoli di luce. Per Alex però questi angoli di luce rischiano di essere fatali.

Rinuncia a Lisa, ma non la può dimenticare. Non può farsi vedere, deve andare lontano, lui è l’Invisibile, nessuno lo ha mai scoperto. Però gli errori si pagano e qualcuno gli dà la caccia. Se lui è l’Invisibile, il Cacciatore è introvabile, un fantasma, sembra non esistere. Ne avverte la presenza, ma nessuno lo riesce a scovare. E Alex non sa nemmeno perché gli dia la caccia.

Al di là della storia, che mi è piaciuta e mi ha tenuta incollata al tablet, ho apprezzato molto il modo in cui è stata scritta. Diverse voci, diversi punti di vista. Ognuno introdotto da un narratore onnisciente. Cosa non facile perché il racconto deve comunque essere armonioso, ogni protagonista deve avere la propria voce, la propria psicologia, la propria storia. La storia è quindi raccontata da Alex, Lisa, Angela Alfredo, Il Capo, etc… Ognuno di loro aggiunge qualcosa e Barbara Fortuna è stata brava ad alternarli, a coordinarli, a non sovrapporre eventi, a non ripetersi, a dare sempre qualcosa in più, dire qualcosa di nuovo, far scoprire un pezzo di storia man mano che si procede nella lettura. Una brava direttrice d’orchestra. Ho apprezzato che non fosse un unico narratore, io che invece, di solito, fatico a seguire le storie raccontate da più persone.

È un libro molto ben scritto, molto ben pensato e confezionato. Complimenti all’autrice!

P.S.: ho usato spesso l’aggettivo “molto”, me ne rendo conto, ho cercato di contenermi, ma questo libro è stato per me veramente una bella sorpresa. Molto bella.

Daniela