Non ci sono che ombre – di Alessandra Stella (Eretica)

Non ci sono che ombre

Di solito non recensiamo sillogi di poesie, ma questa ci aveva colpite per l’argomento trattato: la depressione.

E nel leggere queste poesie, tutte abbastanza brevi, alcune di 4 o 5 versi appena, si sente la sofferenza. la sofferenza di chi scrive, di chi vive. Si avverte però anche la voglia di farcela, di rivedere il sole, anche se non è scontato, a volte l’autrice sembra non crederci.

Portate via il mio cuore.

Gettatelo nel fuoco, sbranatelo!

[…]

Non voglio più ascoltarlo

battere il tempo

della mia condanna.

Ci sono poesie che sono piccoli gioielli, alcuni passaggi da lasciare senza fiato.

Come tronchi dispersi, io e te

con le braccia mozzate

e le radici perdute, seccate

in terre un tempo note.

O ancora questa, bellissima, delicata, profonda

Uno sconosciuto

m’ha permesso di

scivolare tra le sue braccia

e precipitare in me stessa.

Forse qui , più ancora che in altre, l’autrice riesce a esprimere in poche sillabe la continua ricerca di se stessa, e la difficoltà di trovarsi. Un concetto che ritorna, così come la difficoltà del rapporto con l’altro. O il dolore che l’amore porta sempre con sé.

Ma potendoti amare,

solo amare, dovrò

imparare a salvarti

anche da me.

La presenza e l’assenza, l’esserci e il non esserci così come l’esercii nell’assenza e viceversa. Quanto è faticoso sentire sempre tutto questo? Non riuscire a scrollarselo di dosso?

Il problema non è trovarti,

ma scoprire che non torni.

Quanto può essere doloroso cercare di continuo una risposta, che non c’è e se c’è cambia continuamente? E non riuscire a lasciarsi andare all’amore. L’amore che è vissuto, come accennato prima, come fonte di dolore. In Non ci sono che ombre c’è una poesia, Disperate meraviglie, in cui l’io narrante ci dice che cos’è per lei l’amore.

E la poesia che dà il titolo alla silloge, Non ci sono che ombre, è di una bellezza struggente. Pochi versi per descrivere la sofferenza, per dire il buio, le ombre che regnano nella sua vita.

Un libro bello e delicato, profondo. Parole semplice, ma accostata in maniera potente, arrivano dirette all’anima, a quella parte di noi che pulsa e soffre, spera e, a volte, gioisce.

Se vi piacciono le poesie, ma anche se non vi piacciono, se volevo lasciarvi trasportare da poche parole per riscoprire emozioni sopite, questo è il libro che fa per voi.

Ringraziamo l’autrice per la copia digitale