Libro, anzi, recensione dalla storia particolare.
Ho ricevuto La risposta è nel corpo un bel po’ di mesi fa, non dico quanti per decenza. L’ho letto subito. Tipo proprio subito subito. 😆
L’ho ripreso in questi giorni, perché questi sono libri da riprendere e consultare ogni tanto, hanno sempre tantissime cose da dirti ancora. Anche a distanza di anni e dopo decine di letture e riletture.
A un certo punto mi dico:
“Toh, vediamo che cosa ho scritto nella recensione”. Per vedere se ci fosse qualcosa di diverso, che avevo dimenticato o che avrei voluto aggiungere; così per curiosità.
E niente, non c’è nessuna recensione.
Capito?
Ho letto il libro, me lo sono gustato riga per riga, parola per parola, ma a voi non ho detto niente, non vi ho resi partecipi di quanta roba c’è qui dentro.
E come posso rimediare?
La risposta è nel corpo è un libro pratico, senza dubbio, alla stregua di “Focusing“, da cui attinge per alcune tecniche.
Un libro che coniuga due aspetti a me cari: il focusing, appunto, e la presenza mentale buddista (conosciuta ai più come mindfulness).
L’autore ha infatti un lungo passato di praticante della meditazione e allievo di un grande Rimpoche, per cui la presenza mentale la conosce molto bene, sia per la parte teorica, sia per quella pratica. E sa come tradurla in “occidentale”.
Che cos’è il focusing lo trovate qui e anche nei video su YT, ne ho parlato un sacco!
Di mindfulness ormai se ne parla dappertutto. Mi però preme sottolineare che la presenza mentale non è solo un modo per stare bene ed essere sereni, è una pratica per diventare consapevoli, che consapevoli non lo siamo, distratti dalle mille luci di internet.
Presenza mentale e focusing permettono di ascoltarsi veramente, di sentire quello che dentro di noi stona, dargli voce, farlo emergere e, in questo modo, risolverlo o almeno accoglierlo ed evitare che ci crei ulteriori problemi.
Quello che dimentichiamo è che trascurare le proprie emozioni e sensazioni, il felt sense, può portate a disagi fisici, non solo emotivi.
Si possono applicare queste tecniche in qualunque ambito della propria vita, in qualunque momento o situazione, basta farne pratica.
Essere consapevoli di sé è necessario e fondamentale, del resto non farei la counselor se non lo pensassi.
Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea e Barbara Baisi per la traduzione.
Daniela