“MoranteMoravia” di Anna Folli (Neri Pozza)

“MoranteMoravia” di Anna Folli (Neri Pozza 2018)

Ho letto un libro bellissimo, che sbirciavo da un po’ e che guardavo con soggezione, a cui sono arrivata dopo aver amato “Elsa” di Angela Bubba. Il libro si chiama “Morantemoravia” ed è stato scritto dalla giornalista Anna Folli (Neri Pozza 2018).

Di Elsa Morante abbiamo recensito “La Storia”, “L’isola di Arturo” e “Menzogna e sortilegio”. Ne parla anche Giulia Caminito in “Amatissime”.

Cos’è “MoranteMoravia”

I due cognomi scritti senza spazio in mezzo alludono al modo in cui la coppia Elsa Morante – Alberto Moravia veniva chiamata dagli amici. La loro storia d’amore è durata per venticinque anni in forma di matrimonio e altri venticinque in forma di amicizia e cura, soprattutto da parte di lui. È una lunga vicenda singolare, fatta di passioni, impulsi, eccessi e opposti.

Quando si conoscono, nel 1936, Elsa ha ventiquattro anni e lui ventinove. Lei gli mette in mano le chiavi di casa sua, lui se ne sente lusingato. Si sposeranno in una cerimonia semplice, alla quale Elsa non invita nemmeno la madre; e sposati lo resteranno (lei gli rifiuterà il divorzio) fino alla fine, nonostante frequentino, e vivano con, altre persone.

“Ho potuto constatare, nella presente occasione, quale fatica terribile deve essere l’esistenza per la gente famosa”

Il libro di Anna Folli alterna le due biografie in maniera armoniosa, mostrandone il movimento sinusoidale di distanze e riavvicinamenti fino al paradosso finale: Alberto che consola Elsa per la morte improvvisa dell’amante.

Punti di forza

Comincio a pensare che Elsa Morante mi attiri di più come personaggio che come scrittrice. Della sua produzione, infatti, ho amato particolarmente solo “La Storia”, che ha meno fronzoli di tutti. Dal suo carattere e soprattutto dal modo in cui viene descritto, invece, sono sempre totalmente affascinata. In questo caso, la penna efficace e gentile di Anna Folli la illumina di una luce umana e mitologica allo stesso tempo.

“MoranteMoravia” propone una biografia che appassiona non solo gli amanti del genere. Alla narrazione si alternano documenti, lettere, confessioni. Raccontare una coppia di scrittori ne svela le abitudini, le gelosie, la rivalità (presente solo in Elsa), i limiti e le gioie. È inevitabile conoscerne meglio gli amici, tra cui anche Pier Paolo Pasolini, e rimanervi affezionati.

“Insomma, sono venuto alla conclusione che la nostra vita sono gli altri e che separarcene sia per motivi contingenti sia a causa del decesso, è in sostanza una specie di nostra morte. Gli altri se ne vanno e si portano via uan gran parte della nostra vita.”

Inoltre adesso sono pronta alla conoscenza di lui, del big, Alberto Moravia, di cui non ho letto praticamente nulla.

Il libro si conclude con due interviste e un apparato fotografico che solo parzialmente può essere rintracciato anche su Internet. La prima intervista è a Dacia Maraini, che ha vissuto con Alberto Moravia per diciotto anni; la seconda a Daniele Morante, nipote di Elsa e curatore di un suo epistolario uscito nel 2012

Cristina Mosca