“Amatissime” di Giulia Caminito (Perrone)

“Amatissime” di Giulia Caminito (Giulio Perrone Editore 2022)

“Amatissime” è una raccolta di cinque stralci biografici firmata da Giulia Caminito, uscito per il progetto “Le mosche d’oro” di Giulio Perrone editore alla fine del 2022. Vengono proposte cinque donne, cinque “madri” della letteratura italiana del Novecento, in alcuni loro tratti biografici.

Cos’è “Amatissime”

“Amatissime” è un libro da accogliere a piene mani. Le scrittrici raccontate da Giulia Caminito sono Elsa Morante, Livia De Stefani, Laudomia Bonanni, Paola Masino e Natalia Ginzburg.

Le loro vite si intersecano con quella dell’autrice, tramite coincidenze, incontri fortuiti, fascinazioni.

Capitolo per capitolo, Giulia Caminito si sofferma su ognuna di loro, eppure ognuna è legata all’altra, per amicizia, inimicizia o conoscenze comuni. Diventa presto chiaro che il libro è più di una semplice raccolta: è un racconto fluido e omogeneo, con rimandi all’una e all’altra vita, in maniera armoniosa e totalizzante.

Punti di forza

Sono stata felice di ritrovare lo stile pieno e intenso de “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani), Premio Campiello 2021. Mi piace molto la scrittura di Giulia Caminito e mi piace anche seguirla sui social.

“Cosa, infatti, terrorizza chi scrive tanto da non farlo scrivere più: la stroncatura, l’essere ignorati, la perdita di un premio, la mancanza di lettori, la ghettizzazione, la delegittimazione? Forse soprattutto invecchiare, avvicinarsi alla fine della vita e non avercela fatta a rimanere, a lasciare traccia, impronta e segno, lo sprofondare nel niente, nell’inutile, non capire più il mondo, la società, la letteratura.”

Perciò ho fatto la turista e mi sono lasciata accompagnare. Qualche autrice la conoscevo già, altre no. Avevo già recensito, per esempio, “Lessico famigliare” di Natalia Ginzburg. Di Laudomia Bonanni, a cui sono affezionata, ho letto “L’imputata”, “L’adultera” e “Il bambino di pietra”. Nell’ultimo anno mi sono fatta una scorpacciata di Elsa Morante e ho recensito “La Storia”, “L’isola di Arturo” e “Menzogna e sortilegio”.

Di Paola Masino conoscevo solo il titolo del suo lavoro principale, “Nascita e morte della massaia”, e ho scoperto che è reperibile sia su Audible sia in edizioni Feltrinelli. Di Livia De Stefani, che anche Giulia Caminito definisce “sconosciuta”, mi sono riuscita a procurare solo “La signora di Cariddi”.

“È forse questa la posizione di chi arriva dopo: la nostalgia per qualcosa che non ha vissuto?”

Per alcune di loro l’autrice ha potuto attingere a una vasta bibliografia; per altre ha ricevuto la condivisione di ricordi dei parenti in vita. Tutto il discorso intorno a loro è intimo e dolce, commosso quasi. L’amore per i libri e la letteratura che traspare è contagioso. Consigliatissimo!

Cristina Mosca