“L’indifferente” di Marcel Proust

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“L’indifferente” di Marcel Proust (1893)

“L’indifferente” è una novella di Marcel Proust che ho trovato su Audible e che ho ascoltato molto volentieri. È stata scritta nel 1893 e pubblicata nel 1896, quindi molto prima della Recherche. È rimasta dimenticata per quasi settant’anni, anche perché lo stesso Proust l’aveva esclusa da una raccolta di scritti. Della Recherche abbiamo recensito “Dalla parte di Swann“, “All’ombra delle fanciulle in fiore“, “I Guermantes“, “Sodoma e Gomorra”, “La prigioniera”, “Albertine scomparsa” e “Il tempo ritrovato“. Su Marcel Proust abbiamo recensito il saggio di Pietro Citati “La colomba pugnalata”.

“L’indifferente” è un’adorabile retroscena delle fantasie che Madeleine porta avanti nei confronti di Lepré. Lui è un uomo incontrato una sera a teatro e subito accolto nelle grazie della giovane, che lo invita a cena e si dichiara pronta a disdire i suoi impegni per lui.

La ragazza, tuttavia, non considera la possibilità che lui non sia interessato alle sue attenzioni, anche se è tra le donne più corteggiate di Parigi.

Punti di forza

Per chi come me ha imparato ad amare Proust riconoscerà la sua ironia anche in questa prova breve. In apparenza è una storia inconcludente e frivola, ma a guardarla bene si mostra con quel divertimento che l’autore deve aver provato nello scriverla.

La protagonista si lascia andare a più ripensamenti, è smaniosa, alterna manifestazioni d’amore a strategie di lontananza, mentre l’oggetto dei suoi desideri resta decisamente indifferente.

Però, però, però…

Non ho trovato niente di significativo sul fronte delle citazioni, ma ci va bene lo stesso. Lo spirito che permea questa novella la rende contemporanea e tenera come una scaramuccia fra adolescenti.

Cristina Mosca